Udinese, ce l’hai fatta di nuovo!

UDINE- “One more time”, suonava così una vecchia canzone dei Daft Punk. In questo caso, è stata l’Udinese a farcela ancora una volta, one more time appunto. Per l’ennesimo anno di fila, i friulani sono riusciti a raggiungere un posto sul palcoscenico europeo. I risultati ottenuti, sono frutto del lavoro della famiglia Pozzo, grande stratega e ottima operatrice sul mercato. La fiducia che la società ripone in Guidolin è invidiabile e questo, facilita il lavoro del mister che può lanciare giovani talenti senza preoccuparsi di essere esonerato alla prima partita sottotono della squadra. Nonostante cessioni importanti, come quelle di Handanovic, Isla e Asamoah, l’ Udinese è riuscita sapientemente a collocare nello scacchiere dei giocatori sconosciuti, fino a pochi mesi fa, ma che adesso interessano a molte squadre europee. Basti pensare a Basta, Benatia, Danilo,Allan o Muriel. Per non parlare di quelli in prestito ad altre squadre, uno fra tutti il colombiano Cuadrado. La famiglia Pozzo attua una strategia molto efficace. Le operazioni sul mercato hanno come fine quello di valorizzare i giovani talenti, italiani e non, facendoli giocare inizialmente nelle squadre “satellite” dell’Udinese cioè il Watford e il Granada. I Pozzo, in quanto a “innovazioni” come questa, sono avanti anni luce rispetto a molte altre società italiane. Nonostante i molti giovani, la squadra ha sempre avuto una ossatura di esperienza con Totò Di Natale caposaldo imprescindibile. La società è una delle poche che registra bilanci in attivo grazie agli introiti derivanti dal merchandising ma sopratutto grazie alle stratosferiche plusvalenze che riesce a fare cedendo i loro giocatori, basti pensare a Sanchez acquistato per poco più di 5 milioni e venduto al Barcellona per 47 milioni! Grazie a queste strategie, l’Udinese ha già ideato il progetto del nuovo stadio Friuli che sarà pronto nel 2014. Possiamo dire che come modello, i friulani sono la squadra “più inglese” del campionato italiano. Brava Udinese! Continua così e speriamo che negli anni tu possa diventare, sempre citando una canzone dei Daft Punk, “harder,better,faster and stronger”.