Si o no, cosa va, cosa non va: Juventus-Spal

Juventus-Spal è stata l’ennisima prova di forza della squadra condotta da Massimiliano Allegri, che dopo il pareggio odierno del Napoli sembra sempre più irragiungibile dalle dirette concorrenti. I Bianconeri infatti non solo hanno vinto, ma lo hanno fatto con apparente facilità, sbloccando la gara con Ronaldo al 28′ del primo tempo e portando a termine l’opera al 15′ della ripresa con raddopio del capitano di giornata Mario Mandzukic. Ora però focalizziamoci sui dettagli, su quello che funziona e ciò che al momento pare non brillare.

 

Cristiano Ronaldo– Più passa il tempo, più sentiamo nuovi aggetivi attribuiti al fenomeno portoghese. Ad oggi ciò che lo descrive meglio nell’ambiente Juve è il termine Onnipresente. Fa gol, diverte ed entra in tutte le potenziali azioni da gol. Inoltre è l’unico ad aver disputato tutti i minuti dell’attuale campionato fra i suoi compagni.

Douglas Costa- Il Brasiliano è inarrestabile. Ha voglia di dimostrare, di convincere che non è l’uomo dello sputo a Di Francesco, bensì il campione che fa la differenza nel momento del bisogno. Colui che ti crea superiorità numerica nella metà campo avversaria saltando l’uomo. Nota positiva per la Juventus, che spera di ritrovarlo anche per una partita intera e non solo per uno spezzone.

Reparto difensivo– Dopo la telenovela di questi giorni che ha visto in prima linea il padre di Daniele Rugani, il ragazzo coinvolto nel ciclone mediatico rimane sul pezzo con la concentrazione giusta per il match. Altrettanto si può dire per Bonucci, De Sciglio ed Alex Sandro che non sottovalutano l’attacco della Spal azzerandone la pericolosità. Nonostante ciò l’unico brivido proviene proprio dal brasiliano che esce a causa di un problema muscolare, che favorisce l’ingresso in campo per la 483esima volta in maglia Juve di Giorgio Chiellini.

Il gioco- Allegri e i suoi preparano bene il match in chiave tattica facendo sfogare gli uomini di Leonardo Semplici nei primi minuti, i quali vengono esposti a correre di più e male, causa del calo fisico nel secondo tempo. In una partita in cui la Juvemtus domina il campo, ci viene facile notare quanto si stia lavorando sull’asse Bonucci-Ronaldo, notato maggiormente nel match in casa con il Manchester perchè frutto di una finalizzazione immediata, ma anche in occasione del gol del diciassette croato tutto nasce dai piedi del viterbese che con una palla in profondità premia il contropiede di CR7.

Pjanic&Bentancur– Il tandem di centrocampo non delude e si afferma per un’altra prestazione sublime, aldilà della portata avversaria. E’ da queste partite che si passa per trovare intesa e meccanismi di entrambe le fasi. Il bosniaco è ormai completo, come sottolineato dal suo stesso tecnico in conferenza, e l’uruguagio punta a diventarlo. Il classe 1997 ha avuto una crescita esponenziale, fattore fondamentale per il club torinese che senza Can e Khedira aveva bisogno di conferme in una parte del campo così delicata.

Cuadrado– Il colombiano si impegna, lavora sui palloni sporchi e prova a proporsi nel contesto con personalità. Nonostante questo, è ancora un punto oscuro di questa macchina “quasi” perfetta. Non sfrutta la sua consueta velocità, rallenta la manovra intestardendosi in un doppio passo di troppo, sbaglia la maggior parte dei passaggi decisvi. Per la Vecchia Signora, rivolta ad un salto di qualità europeo, un calciatore che perde uno o due tempi di gioco manifesta solo un peso per la catena offensiva.