Longhi al Giovedì – Chelsea – Sarri riabbraccia il suo pupillo in un momento non facile

Dopo un inizio di campionato scintillante, il Chelsea di Sarri ha accusato qualche passo falso di troppo e l’obiettivo dei Blues è diventato quello di conquistare l’accesso alla Champions senza velleità di assurgere al titolo. La squadra non gioca come quell’orchestra armonica che era il Napoli, chissà se sia una questione di tempo o non ci siano i giocatori con le caratteristiche necessarie perché il sarrismo possa essere sdoganato anche in Premier. Soprattutto dopo la netta sconfitta nel derby di Londra contro l’Arsenal, anche la stampa inglese si è mostrata dura nei confronti del tecnico tosco-napoletano, che finora non è riuscito ancora ad incendiare i cuori dei tifosi che affollano lo Stamford Bridge. A Napoli continua ad esserci una venerazione nei confronti del Comandante, come è stato ribattezzato, ci sono napoletani per i quali è più importante il risultato del Chelsea che quello della squadra per cui si professano tifosi. Questo per far capire quanta empatia si sia creata tra Sarri e una parte consistente della sua ex tifoseria, una devozione che non è stata incrinata né dal fatto che in tre anni la bacheca sia rimasta vuota e né dalla richiesta, poi soddisfatta, di riabbracciare Higuain, a cui i napoletani non perdoneranno mai quel proditorio addio per accasarsi con i rivali di sempre della Juventus. Sarri aveva bisogno di un attaccante proprio come Higuain, dal momento che quelli che aveva a disposizione non gli hanno offerto le adeguate garanzie, tra i due c’è un feeling speciale, il Pipita ha offerto il meglio di sé proprio ai tempi di Napoli con l’uomo in tuta in panchina, come non ricordare il campionato dei 36 gol.
Higuain, dal canto suo, è felice di ritrovare quell’allenatore con il quale il rapporto è rimasto sempre idilliaco, ma lo è anche perché, a Londra, avrà modo di rilanciarsi dopo una prima parte di stagione piena di ombre vissuta con la maglia del Milan. La sua decisione di lasciare Milano per approdare in Premier ormai era chiara già da tempo, con la certezza che si è avuta prima della finale di Supercoppa proprio contro la sua ex squadra, la Juventus, quando non è partito dal primo minuto per una presunta influenza. Se il bomber argentino è motivato a mettersi alle spalle una prima parte di stagione non entusiasmante, Sarri spera di metterlo in condizione di esaltarsi in zona gol e permettere al suo Chelsea di vincere e convincere. Infatti, l’attuale quarto posto è minacciato da due squadre con l’autostima alta: da una parte l’Arsenal, che nell’ultimo turno si è imposta contro Hazard e compagni, e dall’altra un Manchester United rivitalizzato con la cura Solskjaer, sei vittorie sei in campionato con il tecnico norvegese. Sia i Gunners che i Red Devils sono distanti solo tre punti dal Chelsea per una lotta Champions davvero elettrizzante e avvincente. Il Chelsea non può più permettersi di steccare ancora e, già contro il Bournemouth, dovrà ritornare ai tre punti per spegnere anche questo focolaio di polemiche divampato dopo la sconfitta nel sentito derby londinese. Higuain era quello che Sarri cercava, quel finalizzatore che mancava, tra gli obiettivi dei Blues, oltre a tenersi stretta la zona Champions, c’è la vittoria dell’Europa League, dove si potrebbe profilare uno scontro proprio contro il Napoli, che pure ambisce alla finale di Baku, per un intreccio che avrebbe dell’incredibile. Nel Chelsea ci sono due figure che rappresentano il recente passato per i tifosi partenopei, ma l’una è ancora idolatrata, l’altra non sarà mai perdonata. Chissà se l’imprevedibile legge del calcio ci sorprenderà ancora.