Longhi al giovedì – Che forte quest’Ajax, ma la Juve sorride

Giovani e terribili i giocatori di quest’Ajax. E’ finita 1-1 alla Johan Cruyff Arena, un ottimo risultato per la Juventus contro la squadra olandese che ha mostrato intraprendenza, freschezza e imprevedibilità. Aumentano, comunque, le percentuali di passare il turno per gli uomini di Allegri, ai quali basterebbe tenere la porta inviolata all’Allianz Stadium o un successo di misura. Non sarà facile, anche perché i lancieri giocheranno con lo stesso ardore anche in trasferta, così come hanno fatto agli ottavi di finale dove persero in casa con il Real Madrid per poi andare a signoreggiare al Bernabeu. Di solito, però, queste squadre così giovani realizzano una sola impresa, quella che è stata già compiuta in casa dei campioni in carica, è probabile che a Torino strapperà applausi la capolista dell’Eredivisie (insieme al Psv) ma che alla fine dovrà salutare la competizione. Anche nella sfida d’andata si è visto quanto conti l’esperienza: il pallino del gioco l’hanno avuto sempre in mano i ragazzi terribili di ten Hag, eppure alla fine del primo tempo, il solito Cristiano Ronaldo ha gelato lo stadio. Ancora lui decisivo, sempre lui, si temeva una sua defezione ma, per quanto questa Juve sia fortissima, non può fare a meno in questi appuntamenti del fuoriclasse portoghese, il quale ha in testa di traghettare la squadra a giocarsi la finale. Nella prima frazione, i bianconeri avevano saputo soffrire, qualche sortita non era mancata nell’area avversaria, poi prima dell’intervallo il colpo vincente.
Nella ripresa, è arrivato subito il pari di Neres, che ha approfittato di un errore di Cancelo, tra l’altro proprio lui che aveva servito a CR7 il pallone del vantaggio. Ci sono momenti in cui l’Ajax ha cinto d’assedio l’area bianconera, producendo un calcio bellissimo e dai ritmi forsennati, la Juve ha resistito difendendosi con ordine senza disdegnare fiammate pericolose, su una delle quali Douglas Costa, subentrato con grande verve, ha sfiorato il gol centrando il palo. La forza di Madama è anche questa, saper resistere agli attacchi per poi colpire con i suoi assi. Si deciderà tutto al ritorno nel catino dell’Allianz Stadium, dove i campioni d’Italia hanno una marcia in più. Con l’Atletico Madrid si partiva da uno svantaggio di due gol, adesso andrebbe bene anche lo 0-0, una bella differenza, ma comunque bisognerà avere lo stesso approccio di quella partita, andando subito ad azzannare gli avversari. Nelle altre partite dei quarti di Champions, rischia il Manchester City che, in casa del Tottenahm, ha prima sbagliato un rigore con Aguero per poi subire il gol di Son a dieci minuti dalla fine. Al ritorno, i Citizens potranno ribaltare tutto, ma questi derby europei sono più insidiosi che mai, Guardiola dovrà catechizzare a dovere i suoi per non commettere le stesse leggerezze di Londra. Liverpool e Barcellona sono quasi con un piede e mezzo in semifinale: i Reds hanno liquidato con un 2-0 secco il Porto, i blaugrana sono andati ad imporsi in casa del Manchester United. Gli uomini di Solskjaer si sono guadagnati i quarti andando a dettare legge al Parco dei Principi di Parigi, servirà qualcosa di epico e leggendario per ripetersi anche al Camp Nou. Solo che la corazzata catalana difficilmente stecca in modo così clamoroso dinanzi al proprio pubblico nelle notti di Champions.

A cura di Maurizio Longhi