Lo svincolato di lusso – Fredy Guarìn

La fine del calciomercato ha posto fine alle trattative, alcune importanti ed altre meno. Nonostante ciò, il mercato non si ferma mai grazie alla presenza di quei giocatori, cosiddetti svincolati, ma che allo stesso tempo potrebbero far più che comodo a tanti club d’Europa e non solo. Dopo aver analizzato il profilo di Claudio Marchisio, nel primo editoriale della rubrica “lo svincolato di lusso”, quest’oggi è il turno di Fredy Guarin.

Il colombiano è senza dubbio un profilo conosciuto, dopo la sua esperienza con la maglia dell’Inter in terra tricolore. Nato a Puerto Boyaca nel 30 giugno del 1986, il centrocampista attualmente svincolato, è cresciuto calcisticamente nella propria città natale, per approdare in seguito al Boca Junior, alla giovane età di 19 anni. Nonostante questa esperienza in terra Albiceleste non risultò esaltante, causa le sole due presenze nella Primiera Division,  il giocatore riuscì comunque ad attrarre i riflettori del calcio europeo, sbarcando in Europa, precisamente in Francia con la maglia del Saint-Etienne. Le due stagioni nella nazione transalpina gli permisero di ricevere maggiore visibilità nel panorama calcistico, tanto da esser prima riscattato e ceduto dopo in Portogallo al Porto. Qui, allenato da Villas-Boas, si rende protagonista nella finale di Europa League contro il Braga, dove il suo assist proiettò Radamel Falcao al gol decisivo. Al termine delle restanti tre stagioni, dopo 21 gol in 116 gare disputate, in estate furono tante le squadre a contattare i portoghesi per l’acquisizione delle prestazioni sportive di Fredy. Prese così vita il derby della Madonnina tra Milan ed Inter, ma al termine di una trattativa estenuante la quale vide protagonista anche la nuova Juventus di Conte, i nerazzurri riuscirono ad avere la meglio. Nel corso delle quattro stagioni a Milano, fu ad un passo dalla scudettata Vecchia Signora, la quale propose lo scambio alla pari con il montenegrino Vucinic, di conseguenza saltato per mancati accordi tra l’attaccante ex Roma e la compagine meneghina. Nel 2016, l’Inter incassò 12 milioni dalla sua cessione in Cina allo Shanghai Shenhua, squadra con la quale ha deciso di rescindere l’oneroso contratto dopo tre stagioni.

 

Nonostante abbia calcato la zona mediana del campo in gran parte della propria carriera, ha ricoperto anche il ruolo di mezzala e trequartista. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla discreta tecnica della quale è dotato. Nel suo ruolo naturale ha dimostrato negli anni di offrire qualità e quantità. Il suo carattere fumantino gli permette di trasmettere carisma e combattività nel rettangolo verde, dove spesso risulta essere un ottimo “recupera” palloni. Inoltre si può considerare un punto di forza della propria squadra in fase realizzativa, grazie ad un eccellente tiro dalla distanza che negli anni gli ha spesso regalato la gloria personale.

Ad ora, ormai trentatreenne e sul filo del ritiro, compare sulla lista degli svincolati di “lusso”. Indubbiamente, non si possono mettere in discussione le proprie caratteriste tecniche, perciò in estate diversi club italiani hanno provato a riportarlo nello “stivale”. Tra le più vicine ad ingaggiare il nazionale colombiano, l’Atalanta, club che dopo la qualificazione in Champions, desiderava acquistare un giocatore che potesse garantire esperienza in ambito europeo. Non solo la “dea” di Gasperini, ma anche il Bologna ed il Cagliari, ancor prima di acquistare rispettivamente Medel e Nainggolan. Durante la stagione non sarà da escludere un suo trasferimento in altri campionati, visti i diversi estimatori che nel corso degli anni avrebbero desiderato averlo nella propria rosa.