L’analisi di Milan-Juventus: bianconeri compatti, rossoneri con poche idee

HiguainNella giornata di ieri si è disputato il big match dell’undicesimo turno del campionato di Serie A, che ha visto contrapporsi Milan e Juventus. A portare a casa i tre punti sono stati gli uomini di Allegri grazie ad una doppietta di Gonzalo Higuain, arrivato a quota 101 gol in Serie A. Andiamo ad analizzare il match di ieri più nel dettaglio.

MILAN – La squadra di Montella ha disputato un buon primo tempo ed è crollata nella ripresa, soprattutto dopo il gol del raddoppio. I rossoneri sul finire della prima frazione di gioco sono andati vicinissimi al pareggio con una traversa colpita da Kalinic, a cui ha fatto seguito un gran salvataggio di Rugani. Al di là di questa occasione, il Milan ha tenuto in mano il pallino del gioco in maniera piuttosto sterile. Ciò è dovuto in primis al fatto che Allegri è riuscito ad impedire lo sviluppo della trama di gioco più utilizzata dai rossoneri: Suso, infatti, è stato ben limitato dalla coppia Chiellini-Asamoah. Il centrocampo meneghino non è riuscito a trovare un’alternativa valida per poter far male alla Juventus. A ciò va aggiunto che Biglia e Kessié sono apparsi sottotono e hanno perso molti palloni sanguinosi, specialmente nella ripresa. Montella si è accorto tardi del problema della sua squadra e ha provato a rimediare inserendo Locatelli, più tonico del regista argentino, ed Antonelli, in modo da permettere a Borini di dare una mano a Suso sull’out destro. Abate, infatti, aveva il compito di dare man forte allo spagnolo ex Almeria e Liverpool per creare un due contro uno con Asamoah, ma non si è praticamente mai proposto con convinzione. La variazione dello scacchiere tattico rossonero non ha funzionato: Borini, infatti, una volta spostato sulla fascia destra non ha offerto un vero e proprio sostegno a Suso, ma ha provato a mettersi in proprio, togliendo spazio al compagno di squadra. In quest’ottica va letto l’ultimo cambio del tecnico ex Fiorentina: l’ingresso in campo di Andrè Silva ha permesso al numero 8 del Milan di agire in una posizione diversa del campo.

Il Milan esce dal confronto con la Juventus in maniera meno positiva rispetto a quelli con Roma ed Inter. Contro i giallorossi e i nerazzurri, infatti, i rossoneri erano sembrati più frizzanti e avevano provato diverse soluzioni offensive. Troppo monotematico, invece, il gioco dei ragazzi di Montella nella gara con i bianconeri: il Milan ha recitato sempre lo stesso copione, incapace di variare. Nei prossimi match al club lombardo servono risposte importanti dai centrocampisti e da Calhanoglu, che non si è proposto abbastanza da permettere al Milan di rendersi pericoloso anche sulla sinistra.

JUVENTUS – Come spesso accaduto anche nei big match delle scorse stagioni, i bianconeri si sono serviti delle invenzioni dei loro uomini di maggior spessore per avere la meglio sugli avversari. Partita attenta ed ordinata della squadra di Allegri, che ha studiato in maniera impeccabile la partita. Vincente la mossa Asamoah a sinistra: il ghanese, in coppia con Chiellini, è riuscito ad imbrigliare Suso e ad otturare la principale fonte di gioco rossonera. La difesa è parsa molto più solida rispetto alle ultime uscite: l’unico grande pericolo è stato corso in occasione della traversa di Kalinic, ma lì sia Buffon sia Rugani si sono superati. Quest’ultimo pare in crescita rispetto alle prestazioni balbettanti di inizio stagione: l’ex Empoli, infatti, sembra più deciso e ha acquisito maggiore personalità. A centrocampo è stato Pjanic a dettare gioco con le sue verticalizzazioni, che hanno creato problemi soprattutto fra le linee. In avanti bene Dybala, che, nonostante non avesse il piede caldo, ha fornito l’assist dello 0-1 ad Higuain e ha effettuato un velo decisivo per il raddoppio del centravanti ex Real. Proprio Higuain è stato decisivo con due gol che fanno ampiamente parte del suo repertorio. Il numero 9 della Juventus, oltre alla doppietta, è stato bravo anche in fase di ripiegamento, confermando le buone prestazioni al servizio della squadra offerte contro Udinese e SPAL. Sulle fasce Cuadrado e Mandzukic hanno avuto compiti soprattutto di contenimento. Allegri, oltre ad aver preparato bene la sfida, ha letto bene la partita anche in corso d’opera: sull’out sinistro in zona offensiva la Juventus è arrivata poche volte al cross, pertanto nel finale è stato concesso ad Alex Sandro, che è più propenso al traversone rispetto ad Asamoah, che è comunque stato encomiabile in fase difensiva.

Nella partita col Milan la Juventus ha dunque ritrovato la solidità della scorsa stagione e i calciatori che costituiscono l’ossatura bianconera hanno trascinato la squadra. Già martedì i ragazzi di Allegri proveranno a replicare quanto visto in campo ieri nella sfida contro lo Sporting Lisbona, che, in caso di vittoria, consegnerebbe alla Juventus il passaggio del turno.