Il Punto di Calvano- #sostituireRonaldononereato. Le colpe della Roma e i duelli in a

Può bastare un Cristiano Ronaldo qualsiasi, a 33 anni, a far si che il campionato italiano nemmanco alla fine di novembre sia già chiuso e assegnato lo scudetto alla squadra che lo ha in carico? Sembra di sì, almeno vedendo i numeri. La classifica alla tredicesima giornata recita Juventus 37, più 8 sul Napoli, più 9 sull’Inter, più 14 sulla Lazio, addirittura più 18 sulla Roma. Si potrebbe parlare di campionato bulgaro ma aspettiamo, bisogna aspettare anche per dare una logica speranza ai tifosi delle altre squadre. Allegri non gli risparmia nemmeno un minuto, Ronaldo gioca, sorride e segna, 9 gol in tredici partite di serie A, 5 assist e sempre a servizio della squadra, non si intravedono rischi di cedimenti e lui vuole giocarle tutte. Un grande giornalista, ora in pensione, ieri sera scriveva nel suo social #sostituireCristianoRonaldononèreato, risparmiarlo e dosarlo dovrebbe essere la prima cosa da fare per Allegri, alla Juve non la pensano così e Allegri non la pensa cosi, e lui continua a giocare facendo godere i tifosi juventini e far rosicare tutti gli altri.
Vedremo a fine anno chi avrà ragione, intanto le distanze col Napoli e Inter sono da brividi. Il Napoli inciampa col Chievo Verona, una bestia nera che al San Paolo è abituata da sempre a dare fastidio alla squadra partenopea, Ancelotti ha dichiarato che bisogna aspettare almeno natale per vedere la classifica e fare calcoli ma intanto il Napoli è a 8 punti dalla capolista. La partita è stata sempre nelle mani del Napoli ma il Chievo spesso e volentieri si è presentato in area napoletana. Possono recriminare su un paio di occasioni importanti finite sul palo di Insigne e Koulibaly, ma alla fine bisogna metterla dentro e senza gol le partite non si vincono.
Lo sa bene la Lazio che domina un Milan decimato dalle assenze, ma che non riuscendo a fare gol, anzi, ne subisce uno con Kessie complice una deviazione di Wallace, riesce a pareggiare al 94’ con un’invenzione del Tucu Correa entrato in corsa dalla panchina. Salvo il quarto posto ma il Milan di Gattuso è subito dietro a un punto.
L’Inter fa di un sol boccone il Frosinone e si riporta a ridosso del Napoli e del secondo posto. Keita in evidenza con una doppietta e Lautaro Martinez ancora in gol, problemi di bomber per Spalletti non ce sono, Icardi può anche respirare per qualche partita.
Altro discorso è per la Roma, cade ancora, stavolta a Udine. Squadra senza mordente, Schick due passi indietro rispetto alla partita con la Sampdoria e Dzeko che quando è entrato non l’ha visto nessuno. Di Francesco era imbufalito ma le colpe forse sono da dividere con la società, troppo mercato in entrata e in uscita, sempre con la bilancia monetaria a favore, si rischia una crisi se non tornano i risultati in campionato.
Da segnalare la neopromossa Parma, 20 punti in 13 gare di campionati sono tantissimi e tutti meritati. Scelte di mercato (Gervinho su tutti) azzeccate, D’Aversa un tecnico che ci ha messo davvero poco a capire la serieA. Sassuolo sconfitto 2 a 1 e sorpasso in classifica, una gioia per i tifosi parmensi che solo 3 anni erano tra i dilettanti.
Atalanta un passo indietro rispetto alle tante vittorie conquistate nelle scorse settimane, la sconfitta di Empoli per 3 a 2 non intacca però la fiducia di Gasperini, un passo falso ci può stare mentre l’Empoli è alla seconda vittoria nel dopo Andreazzoli, Iachini sembra la persona giusta al momento giusto.
Pari nel derby di Genova tra Genoa e Sampdoria, un pareggio forse giusto ma è il Genoa a recriminare di più, torna al gol e in testa alla classifica cannonieri Piatek, Juric può respirare dopo aver rischiato un altro esonero da Preziosi.
Bologna e Fiorentina si dividono un punto che non serve a nessuno o forse a tutte e due.