Football Legend: Gerardo El Tata Martino

La partenza e il record

Gerardo Daniel Martino nasce a Rosario il 20 Novembre 1962. Ha origini italiane, infatti nella sua famiglia sono presenti antenati della penisola bagnata dal Mar Mediterraneo: i suoi nonni provenivano da Ripacandida, una cittadina lucana in provincia di Potenza.
Martino inizia a giocare a 10 anni nel Newell’s Old Boys, squadra della sua città. Esordisce ad appena 17 anni nel mondo dei professionisti nel 1980 nella partita fra Newell’s Old Boys e Platense.
Martino gioca per ben 15 anni con la casacca rossonera di Rosario, diventando il giocatore con il maggior numero di presenze in Primera Division, grazie alle sue 468 partite giocate.
In 514 presenze con il Newell’s Old Boys segna 42 reti, ottenendo la nomina di “Miglior giocatore di Rosario”. Con la maglia della sua città natale riesce ad alzare al cielo 3 campionati argentini.

Le varie esperienze

Martino però prova anche altri campionati, come quello spagnolo con il Tenerife, senza troppa fortuna, assaporando l’Europa; successivamente torna in Sudamerica, indossando la maglia del Lanùs, prima di passare all’ O’Higgins e al Barcelona SC.
El Tata, durante la sua carriera da calciatore ha l’onore di giocare con il talentuosissimo Maradona e la fortuna di essere allenato da Marcelo Bielsa.

Molto talento, poca nazionale

Martino, nonostante le ottime prestazioni con i leprosi, non ottiene la gioia di indossare la maglia dell’Argentina più volte, infatti nella sua carriera ha totalizzato una sola presenza, durante un amichevole.

La seconda vita da coach

Una volta abbandonata la vita da atleta, si dedica alla carriera da allenatore iniziando dal Platense, per poi passare all’Instituto Cordoba.
Successivamente passa in Paraguay, dove allena il Libertad; qui inizia ad ottenere i primi veri successi, conquistando il campionato di Clausura nel 2002 e di Apertura nel 2003.
Al termine di questa esperienza, passa al Vetro Porteno, con il quale conquista il campionato di Apertura e Clausura nel 2004.
Dopo un breve periodo di inattività, dedicato alla famiglia, sale sulla panchina del Colòn, ma viene esonerato dopo solo 6 partite per via degli scarsi risultati.
Questa esperienza negativa lo convince a tornare in Paraguay con il Libertad, vincendo nuovamente i 2 tornei nel 2006 e sfiorando la Coppa Libertadores.

Martino CT paraguaiano

Le conquiste fatte in terra paraguaiana attirano anche le attenzioni della federazione stessa, che lo porta a guidare il Paraguay per i Mondiali in Sudafrica nel 2010, raggiungendo i quarti di finale contro la Spagna (miglior risultato di sempre per la nazionale).
Dopo aver perso la finale di Copa America nel 2011 contro l’Uruguay, si dimette da CT per passare alla squadra che lo ha lanciato nel mondo del calcio, vincendo il Torneo Final 2013.

L’annata al Barcellona

Nello stesso anno diventa il mister del Barcellona, dove vince immediatamente la Supercoppa di Spagna contro l’Atletico Madrid.
Il cammino in Champions League risulta particolarmente deludente, mentre in campionato, la squadra chiude con un secondo posto. A fine stagione, Martino viene esonerato e ingaggiato dalla nazionale argentina.

Alla guida della sua nazionale e l’approdo in MLS

Con la sua nazionale perde la finale di Copa America contro il Cile, ai rigori.
Dopo 9 giorni dalla sconfitta, decide di dimettersi per provare una nuova avventura in MLS con l’Atlanta United. Attualmente El Tata allena ancora il club del presidente Darren Earles.
Un simbolo per il calcio sudamericano, che però non è mai riuscito a trovare fortuna in Europa; un grande talento, fermato solo dalla malasorte.

A cura di Simone Coppa