ESCLUSIVA – Gianni Di Marzio: “Napoli esaltante, questo Cosenza è più forte di quello che allenai io”

Un’analisi sull’esaltante stagione del Napoli, fermata solo dal rullo compressore Juventus, uno sguardo al calcio calabrese e un paio di allenatori rivelatisi autentiche sorprese: abbiamo intervistato in esclusiva Gianni di Marzio, storico allenatore, tra le altre, di Catanzaro, Cosenza e Napoli e padre di Gianluca, giornalista di Sky Sport. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:

Il Napoli conclude la sua stagione con 91 punti, assoluto record nella storia della società partenopea. Nessuna seconda classificata aveva mai ottenuto così tanti punti, così come pochissimi sono stati i gol presi (29). Al netto di queste cifre, la stagione del Napoli si può considerare comunque eccezionale?

“Sicuramente sì. Quella dei ragazzi di Sarri è stata una stagione fantastica, coronata da un gioco a dir poco spettacolare. A conferma di ciò vanno i dati in trasferta: prima della sconfitta di Firenze, il Napoli non perdeva fuori dalle proprie mura dal lontano ottobre 2016. I ragazzi di Sarri hanno un po’ rinunciato all’Europa League, ma sono sicuro che dal prossimo anno faranno bene anche in Europa.

 

Per affossare un Napoli così devastante, era necessaria una Juventus versione maxi: 95 punti, terzo score di sempre in serie A, solidità in difesa e esplosività in attacco. Rullo compressore in Italia, meno in Europa: cosa manca realmente alla Juventus versione Champions?

La Juventus ormai è una realtà, un’autentica fortezza costruita per vincere. Forse però, i bianconeri dovrebbero cercare di essere più determinati in Europa, quando arrivano in prossimità delle fasi finali mancano di sicurezza e accusano timore. Pian piano la Juventus arriverà in fondo anche lì, i presupposti ci sono tutti.

 

Ad un mister esperto come lei non posso che chiedere l’allenatore rivelazione della stagione 2017/18.

In questa stagione molti allenatori hanno fatto bene, non mi sento di esprimere preferenze. Se proprio bisogna fare qualche nome, dico Gattuso e Sarri. Entrambi molto bravi, hanno enormi margini di crescita e sono destinati a regalarsi soddisfazioni anche in futuro.

 

Lei conosce molto bene le potenzialità del calcio calabrese, alla luce delle sue esperienze da allenatore. Secondo il suo parere, questo Cosenza può emulare le gesta di quello targato 1987-88 a guida di Gianni di Marzio?

Sicuramente, anzi dirò di più: loro possono fare anche di meglio. Ho visto da vicino qualche loro allenamento e sono un ottimo gruppo, costituito da giovani affamati e determinati. Il loro allenatore non ha bisogno di presentazioni, il progetto della società è solido: mi sento, dunque, di segnalarli tra i favoriti per la promozione in B.

 

Da qualche anno, ormai, il Catanzaro è fuori dai giochi: squadra poco competitiva, panchine costantemente scottanti e cambi di società. Quanto tempo occorre affinchè la tifoseria giallorossa possa tornare a gioire come ai tempi del Catanzaro di Di Marzio?

Dispiace per la situazione dei giallorossi, entro breve tempo si rifaranno. Infatti, la tifoseria e il blasone sono da tutt’altra categoria. Noto è un presidente intelligente e saprà come agire, le sorti del Catanzaro dipendono da lui.