Cenni di storia: il cammino europeo dei leoni di Furiani

BastiaLa stagione 1977-1978 fu quella del grande cammino europeo in Coppa Uefa della squadra Còrsa dell’Etoile Sporting Club de Bastia. Una squadra solida e rocciosa, la quale si rispecchia moltissimo nello spirito della gente dell’isola francese, allenata da Pierre Cahuzac (padre dell’ex capitano dello Sporting Club Bastia, militante in Ligue One fino all’anno scorso prima del fallimento) capace di portarla ai vertici del calcio europeo. Tra le fila della squadra di Bastia c’erano giocatori del calibro di Charles Orlanducci, soprannominato “il leone di Vescovato” (piccolo borgo a sud di Bastia), recordman di presenze ancora attuale con la maglia “Turchina”. Vero idolo però della tifoseria e, ancora oggi sportivo amato e ricordato in terra còrsa, era il centrocampista Jean Claude Papi, il quale annovera anche tre presenze con la nazionale francese. In suo onore, dopo la prematura scomparsa a soli 33 anni, gli fu intitolata la tribuna coperta dello stadio Armand Cesari di Bastia e lo stadio della sua città natale di Portovecchio.
Nel grande cammino europeo di quell’anno, il Bastia silurò tutte le compagini trovate sul suo cammino, guadagnandosi, soprattutto, nel calderone dello stadio di casa i vari passaggi di turno nella competizione. Sporting Portugal, Newcastle, Torino (di Graziani e Pulici), Carl Zeiss Iena e Grasshoppers Zürich: queste sono le vittime incontrate che sono uscite sconfitte dal doppio confronto con la solida squadra dello Sporting Club. Con ben 7 vittorie ed una sola sconfitta in terra tedesca (dopo il roboante 7-2 inflitto nella gara di andata), i Còrsi approdano in finale dove ci saranno gli olandesi del PSV Eindhoven ad attenderli.
La gara di andata si disputò a fine aprile del 1978, periodo in cui la Corsica del Nord fu attraversata da un importante ondata di pioggia copiosa che rese il campo dello stadio Armand Cesari una risaia. L’imminenti mondiali non permettevano un rinvio della partita, così l’arbitro Maksimovic decise di far disputare il match. Fu un assedio alla porta olandese, i tifosi del Bastia erano il dodicesimo uomo in campo ma, le condizioni impraticabili del terreno di gioco frenarono i “Leoni di Furiani” e la partita terminò sullo 0-0.
Il ritorno, in terra olandese, fu una disfatta per la squadra Còrsa, arrivata al match spompa, scarica e quasi irriconoscibile, risultato di un cammino comunque epocale vissuto sempre a cento all’ora. La partita terminò 3-0 a favore del PSV che davanti ai propri tifosi vinse la Coppa Uefa 1977-1978.
A distanza di anni, nonostante la delusione finale, in Corsica, ma anche nel resto della Francia, viene sempre ricordata con grande passione e amore l’impresa di questa squadra, al punto che il giornale “l’Equipe” pubblicò alcune righe scritte in lingua Còrsa da un poeta originario dell’isola, il quale commentava così quanto fatto in quell’anno nella competizione europea: “[..] Da Levante a Punente, l’Auropa scummossa hà scupertu una squatra, un’ isula, un populu è i ghjurnali di tutti i paesi indicanu induv’ella si trova a CORSICA. Dimula franca, hè questa a più bella vittoria di Bastia [..]”

Così Orlanducci, Papi e gli altri leoni hanno dato prestigio e visibilità a livello calcistico ad una meravigliosa e appassionata isola.

A cura di Simone Bernardini