Boca Juniors, a tu per tu con Francesco Serafino:”Sono innamorato del Boca Juniors”

boca serafino

Classe cristallina, talento purissimo e tanta voglia di arrivare nel calcio che conta. Questo l’identikit di Francesco Serafino, attaccante italiano delle giovanili del Boca Juniors con una storia alle spalle tutta da raccontare. Nasce a Rho (17 Settembre 1997), in provincia di Milano, ma cresce a Fuscaldo in Calabria. A cinque anni inizia a dare i primi calci al pallone, giocando nella squadra del paese (l’S.S. Fuscaldo), ma nel giorno del suo decimo compleanno veste per la prima volta la maglia della Reggina. Nella squadra amaranto milita per una sola stagione (2007/08) segnando diversi gol. L’anno seguente, trasferitosi nella capitale, viene segnalato agli addetti ai lavori dell’A.S. Roma, che dopo il provino a Trigoria, tenuto dal giovane, decide di tesserarlo. Trascorsa una stagione negli esordienti giallorossi è costretto, nel 2009, a seguire il padre in Argentina, per motivi di lavoro. Dopo il trasferimento in Sud America milita con la maglia dell’Argentinos, poi nel River Plate, fino ad approdare al Boca dove gli viene dato il soprannome di “El Tano”. Il giovane fuoriclasse si è raccontato in un’intervista ai microfoni del nostro redattore, Dario Lignana.

 

Da quattro anni in Argentina, come è cambiata la tua vita?

 

“E’ cambiata molto. Lingua, cibo e usanze diverse. Buenos Aires è una megalopoli a cui ti devi adattare in fretta, ma il calcio unisce i popoli, è un linguaggio universale. Questo meraviglioso sport mi ha aiutato a socializzare a conoscere molti amici anche nel Continente Sudamericano.”

Quali differenze hai trovato tra il calcio argentino e quello Italiano?

“Diciamo che qui i difensori pur di fermare un attaccante farebbero qualsiasi cosa e gli arbitri lasciano correre… ma la differenza fondamentale sta nella maggiore libertà tattica che aiuta la fantasia dei centrocampisti e attaccanti.”

Hai ricevuto gli elogi da diversi top club europei e non solo. Ti potremmo rivedere presto in Italia? (Juventus,Roma, Palermo ecc..)

“Questo dipende dalla volontà del Boca che ha dovuto attendere un anno intero per risolvere un problema con la FIFA per il mio tesseramento, essendo straniero e minorenne in terra Argentina.
Qui mi trovo bene, sono innamorato del Boca Juniors, però le richieste dall’Italia non mancano e i Club Argentini spesso cedono i giocatori molto giovani in Europa. Staremo a vedere cosa succederà.”

 

E’ vero che hai avuto l’occasione di giocare e conoscere il fratello di Carlos Tevez?

“Si, è stato nel periodo in cui ho vissuto in una pensione di calciatori a Ciudadela, dove è cresciuto Tevez. Nel quartiere ha fatto costruire un campo in erba sintetica. Dai ragazzi del ‘barrio’ è considerato un Dio.”